La tradizione di addobbare le nostre case risale alla seconda metà del XIX secolo .
Nel 1860 i mercanti di Montréal( CANADA) offrivano in omaggio ai loro clienti più importanti dei rametti di agrifoglio,delle palle di vischio e delle ghirlande di fiori che poi venivano appese un po’dappertutto in casa;si decorava,inoltre,la tavola natalizia con cesti di fiori secchi,di cera o di carta,pigne,rami d’abete.
Tra le numerose decorazioni di Natale che abbelliscono le case,alcune trovano la loro origine agli inizi della Cristianità:il cero o le candele.
Fin dagli albori del Cristianesimo,la vigilia di Natale si accendeva un grosso cero che simboleggiava il Cristo,luce del mondo.
La tradizione del cero(che bruciava tutta la notte di Natale) perdura ancora oggi in parecchi Paesi d’Europa come la Francia,l’Inghilterra,l’Irlanda,la Danimarca.
In seguito,si aggiunsero ghirlande,rametti di agrifoglio e di vischio.
L’uso dell’agrifoglio è stato introdotto dalla Chiesa delle origini perché le foglie dell’agrifoglio rappresentano la corona di Cristo,mentre le bacche rosse simboleggiano le gocce di sangue che escono dal capo.
Una leggenda narra anche che quando i soldati di Erode furono sul punto di trovare la Sacra Famiglia,in fuga dall’Egitto per sfuggire alla collera di Erode che aveva ordinato di uccidere tutti i neonati,un cespuglio di agrifoglio allargò i suoi rami per nascondere tutta la famiglia.In segno di riconoscenza,Maria benedì la pianta,dandole il dono del “ sempre verde “e quindi dell’immortalità.