IL VISCHIO
PERCHÉ CI SI BACIA SOTTO IL VISCHIO?
Nella notte di Capodanno,in Francia,come in altri Paesi,soprattutto nordici,il vischio non manca in nessuna casa:è una pianta portafortuna.
Il vischio è un piccolo arbusto,sempreverde,i cui rametti,carichi di bacche bianche o gialle,vengono utilizzati per addobbare porte o creare decorazioni durante il periodo delle feste natalizie.
La tradizione vuole che baciarsi sotto il vischio la sera di San Silvestro porti fortuna;la consuetudine è legata a una leggenda che risale addirittura al tempo dei Celti.
Baciarsi sotto un ramoscello di vischio porta fortuna perché il vischio era la pianta sacra di Frigga (o Freya), un’antica dea della mitologia nordica e sposa del dio Odino.
La sua storia è romantica e triste allo stesso tempo.
Frigga aveva due figli:uno buono e generoso,Balder,e l’altro cattivo e invidioso,Loki.
Quest’ultimo,a causa della sua invidia,voleva uccidere il fratello.
Saputo il piano di Loki,Frigga chiese a tutti gli esseri della Terra,animali e vegetali,di proteggere Balder,ma si dimenticò di chiederlo anche al vischio.
E proprio con questa pianta,Loki fabbricò un dardo avvelenato che uccise suo fratello.
Appena vide il corpo di suo figlio senza vita,la dea iniziò a piangere e le sue lacrime si trasformarono in bacche bianche.
Queste,appena toccarono il corpo di Balder,furono in grado di ridargli la vita.
Per Frigga fu una tale gioia che cominciò a baciare chiunque passasse sotto il vischio,un gesto in grado di portare fortuna e di offrire protezione.
Per i Druidi (leggendaria casta sacerdotale,indifferentemente di sesso maschile o femminile,operante presso i Celti dell’Europa nord-occidentale) poi,il vischio aveva grandi poteri ed era,per questo,considerata una pianta sacra.
É una pianta parassita;infatti,essendo aerea,non ha radici,ma si attacca al tronco di altri alberi,soprattutto del melo,del pero e della quercia ,da cui riceve acqua e sali minerali.
Forse per questo era considerata la manifestazione degli dei che vivono in alto,nel cielo.
Inoltre,le sue bacche si raggruppavano a tre a tre,numero sacro per la cultura dei Celti.
Per tutte queste ragioni,veniva raccolto dai Druidi solo in caso di reale necessità (perché aveva effetti curativi e miracolosi,ma anche velenosi,se usato male) con un falcetto d’oro,vestiti di bianco,senza scarpe e a digiuno.