CELTI
I Celti erano un popolo di origine indoeuropea che proveniva dall'Europa centrale.
Verso il 1000 a.C.iniziò un vasto movimento migratorio a cui parteciparono anche i Celti,i quali occuparono vasti territori del centro Europa,fino a giungere in Italia (Liguria,Veneto e Etruria).
Il termine Celti deriva dal greco keltaì che significa eroi.Per i Greci, infatti,queste tribù di uomini alti e forti,erano degli eroi.
I Romani chiamavano i Celti col nome di Galli.
I Celti erano organizzati in tante tribù diverse e a volte in lotta tra di loro,che avevano,però,tutte in comune la cultura,l’organizzazione politica,il sacerdozio,le tradizioni religiose,la lingua e l’aspetto fisico.
Ogni tribù era divisa in tre classi diverse:
- i druidi,ovvero i sacerdoti.Erano considerati i padroni della scienza e della saggezza.Insegnavano ai giovani nei boschi sacri e nelle grotte.Ritenevano che,dopo la morte,l'anima si trasferisse in un altro corpo (in genere,quello di un neonato); praticavano l’arte divinatoria,interpretando il volo degli uccelli o le viscere delle vittime sacrificali.
- Esistevano tre classi di druidi: profeti,bardi (cantori,poeti) e sacerdoti propriamente detti,assistiti da profetesse o maghe dotate di minor potere e privilegio.I druidi erano particolarmente appassionati di astrologia e praticavano la magia.Gli archeologi ritengono che i druidi usassero come altari e templi i blocchi di pietra conosciuti come dolmen (da dol=tavola min=pietra),trovati in regioni in cui il Druidismo era diffuso.I druidi guidarono il loro popolo nella lotta contro i Romani.
- i guerrieri.La forza e la volontà venivano loro donate dalle divinità.Ogni anno,tra i guerrieri,veniva eletto un capo e,in caso di guerra,anche un condottiero;
- i produttori. Erano contadini,allevatori e artigiani.
I Celti adoravano la natura.
I drudi praticavano,infatti,i loro riti nei boschi o in luoghi ritenuti magici,data la presenza di corsi d'acqua o di pietre dalle forme particolari.Anche i pozzi erano dei luoghi di culto dove venivano gettate le vittime dei sacrifici,insieme ad altri oggetti offerti agli dèi.
Tra le più importanti divinità venerate dai Celti ricordiamo:
- Nuada, il re degli dèi;
- Dagda, il dio padre;
- Dannan, la dea madre.
Anche gli alberi (in particolare la quercia),alcune piante,come l'agrifoglio e il vischio,erano ritenuti sacri.
La quercia era considerata sacra perché,secondo una leggenda celtica,essa sarebbe stato il primo albero a spuntare sulla terra ,dando agli uomini sia le ghiande per nutrirsi,che la legna per fare il tetto delle capanne.
Gli archeologi dividono la preistoria celtica in 2 fasi:
- periodo di Hallstatt (VIII-VI secolo a.C.)
- periodo di La Tène (VI-II secolo a.C.) (sono i nomi di due località ,una svizzera e l’altra austriaca,dove furono ritrovati molti oggetti ).
Questa cultura prende il nome dal sito omonimo nell’Austria settentrionale.
La popolazione hallstattiana divenne ricca e potente grazie all’estrazione del salgemma,usato per la conservazione del cibo,che veniva estratto da miniere localizzate vicino alla moderna Hallstatt. Oltre a ciò,gli hallstattiani furono abili nella lavorazione del ferro, con cui produssero armi che assicurarono loro il predominio su altri gruppi. Il periodo tardo di Hallstatt (VI secolo a.C.) è anche detto "età dei principi" per le spettacolari sepolture e le imponenti fortificazioni.
Le popolazioni di La Tène,con i loro carri da guerra,si spinsero fino alla penisola iberica e alle isole britanniche.Le altre genti ne erano terrorizzate ma insieme piene di ammirazione per la loro tecnologia,il loro fervore religioso,la passione per la conoscenza e le loro magnifiche opere d’arte.
Nel 225 il loro potere cominciò a vacillare in seguito alla sconfitta inflitta dai Romani a Talamone e la loro supremazia in Europa cominciò a declinare,ma i Celti continuarono ad esistere in tutta Europa.I Romani,infatti,non riuscirono a conquistare l’Irlanda e la Scozia,e in queste regioni,come pure nel Galles e nell’isola di Man,la cultura celtica continuò a sussistere e con essa l’arte,la religione e le lingue celtiche.Con la fine dell’Impero Romano,il Cristianesimo si diffuse in Britannia,in Irlanda e in Scozia; qui la Chiesa svolse un ruolo fondamentale,incoraggiando lo sviluppo della produzione artistica.
LA SOCIETA'
La società celtica era di tipo rurale,basata,quindi,sull’agricoltura e sulla pastorizia.Nei centri più ricchi,gli insediamenti erano dotati di fortificazioni,ubicati in cima a una collina,circondati da fossati e da bastioni;l’interno era occupato da capanne e da aree adibite a lavori manuali.Il grano veniva conservato in pozzi scavati nel terreno,sigillati con l’argilla.Negli ultimi secoli prima di Cristo si svilupparono vere e proprie città fortificate,che Cesare chiamò oppida.
Queste erano formate da case,a pianta circolare,con tetti assai alti coperti di paglia.munite di focolare centrale,con foro nel tetto per l’uscita del fumo.I Celti cucinavano il pane in forni e scavavano buche nel terreno per arrostire animali interi.Bevevano latte,birra e vino.Il maiale era il cibo preferito.Ricorrevano a colori vegetali per tingere le stoffe e pitturarsi il corpo.I Celti erano biondi e possenti,e il loro aspetto spesso incuteva timore ai nemici.
Le attività preferite erano la caccia,l’allevamento del bestiame,la guerra,i banchetti,il gioco della dama e degli scacchi,l’ascolto dei poemi tramandati oralmente.
Infatti i Celti avevano una lunga tradizione orale.
Lavoravano ottimamente i metalli e impiegavano la loro perizia per realizzare armature e bardature dei cavalli.
Il commercio era una attività molto importante: acquistavano oggetti di lusso e vino in cambio di cani,cavalli,pelli,sale e schiavi.
LE LINGUE
Le lingue celtiche sono una sottofamiglia della famiglia linguistica indoeuropea.Dal punto di vista storico e geografico le lingue celtiche si dividono in:
- un gruppo continentale (ora estinto)
- un gruppo insulare.
Le lingue insulari si suddividono in due gruppi:
- il britonico (o britannico),che comprende bretone,cornico e gallese
- il goidelico (o gaelico),che comprende irlandese,gaelico scozzese e mannese.
Tutte le lingue celtiche moderne usano l’alfabeto latino.
- BRETONE
La lingua bretone è attualmente parlata in Bretagna ( Francia) in vari dialetti; la maggioranza dei parlanti usa anche il francese.Sorta fra il IV e il VI secolo tra gli esuli in fuga dal Galles e dalla Cornovaglia,ebbe una particolare fioritura intorno alla metà del XVII secolo,quando furono pubblicate numerose grammatiche e una vasta letteratura di opere teatrali,leggende e ballate.Il bretone fu riconosciuto come materia scolastica negli anni Cinquanta di questo secolo.
- GALLESE
Il gallese,chiamato cimirico (da Cymru, "Galles") dai suoi parlanti,è la lingua originaria del Galles ed è la più diffusa delle lingue celtiche.E’ parlato in Galles e in alcune comunità degli Stati Uniti e dell’Argentina (a causa di immigrazioni in questi Paesi).
Organizzazioni come la Società per la lingua Gallese hanno preservato la lingua dall’estinzione e si stanno battendo per farla riconoscere ufficialmente accanto all’inglese.
- IRLANDESE
L’irlandese,o gaelico irlandese,è la lingua più antica del gruppo goidelico.E’ parlata principalmente nella parte occidentale e sudoccidentale della Repubblica d’Irlanda dove è una lingua ufficiale,e in parte anche nell’Irlanda del Nord; l’irlandese fu parlato in tutta l’Irlanda fino al XVII secolo.
- GAELICO SCOZZESE
Verso il V secolo gli invasori portarono una forma di gaelico in Scozia,dove sostituì una più antica lingua britonica.A partire dal XV secolo,grazie agli apporti dal norvegese e dall’inglese,il ramo scozzese si differenziò notevolmente dall’irlandese,tanto da costituire una lingua separata.
ARTE
Il periodo di maggior sviluppo dell’arte celtica è stato collocato tra il V secolo a.C. e il IX secolo d.C.;questa tradizione abbracciò diverse forme espressive.I suoi risultati migliori furono raggiunti nella lavorazione dei metalli e della pietra,nonché nella miniatura di manoscritti.
Gli artigiani ricorsero a un repertorio di motivi piuttosto limitato (nodi,intrecci,spirali e chiavi),riproducendoli su una grande quantità di oggetti,dalle spade ai supporti per carri,dai manoscritti cristiani alle teche per l’uso ecclesiastico.
In particolare,fu la civiltà di La Tène a svilupparsi in maniera egregia in campo artistico.Lo stile arcaico,nato probabilmente dopo il 480 a.C.,è caratterizzato da una predilezione per i motivi decorativi classici e orientali,come i fiori di loto,le palmette e le foglie di acanto.
Lo stile di Waldagesheim,che fiorì dopo il 350 a.C.e prese il nome da un luogo di importanti ritrovamenti archeologici non lontano da Bonn, coincide con l’epoca dell’espansione celtica in Grecia e in Italia.In questo periodo si progredisce nel campo della gioielleria e degli accessori dei carri.
Diffusosi dopo il 190 a.C.,lo stile delle spade è associato alle incisioni che arricchiscono le impugnature e i foderi di alcune spade.Nella produzione delle spade,i Celti riuscirono a raggiungere un equilibrio tra funzionalità e ostentazione.I guerrieri combattevano infatti con spade lunghe e pesanti,per le quali erano necessarie else di notevoli dimensioni.L’impugnatura poteva essere rivestita con foglie d’oro o intarsiata con materiali preziosi quali l’ambra e l’avorio,e negli esemplari più tardi l’elsa presenta non di rado caratteri antropoidi, con il pomo formato da una testa umana.
SPECCHI
Nelle tombe delle donne sono stati ritrovati numerosi esempi di gioielli e oggetti di uso domestico.Alcuni degli articoli di migliore fattura sono rappresentati da specchi.Ci sono pervenuti una trentina di esemplari risalenti all’epoca dell’occupazione romana,la maggior parte dei quali presenta elaborati motivi a intreccio.
GIOIELLI
La gioielleria celtica è famosa per la sua immensa varietà di forme. Le fogge più semplici,derivate dal mondo classico,erano la spilla e la fibula.L’esempio più celebre di spilla è la Spilla di Tara ( VIII secolo d C ).L’intera superficie del gioiello è coperta da finissime incisioni di spirali,intrecci e motivi zoomorfi,mentre dal bordo dell’anello sporgono minuscoli grifi e code di pesce.
L’ornamento personale più prestigioso era tuttavia rappresentato dal torque,un pesante collare metallico spesso realizzato con fili intrecciati di rame,d’oro,d’argento,aperto sul davanti;tali monili nacquero nelle regioni orientali e in origine erano indossati esclusivamente dalle donne,poi anche dagli uomini,purchè liberi.
Gli artigiani spesso riproducevano alle estremità teste umane o animali,che venivano a trovarsi una di fronte all’altra sulla gola di chi indossava il collare.Oltre ad essere riservati ai ceti sociali più alti,i torques acquisirono anche un significato religioso.
Le divinità celtiche venivano sempre raffigurate con questi monili e spesso tali gioielli erano usati come offerte votive.
BACILI E SITULAE
Per i Celti i bacili possedevano senza dubbio un importante valore rituale.Simboleggiavano infatti la rigenerazione e i banchetti che secondo le credenze si tenevano nell’aldilà.
Altri recipienti quali bricchi e secchi servivano a scopi più pratici.I primi riflettevano l’importanza del commercio di vino con i paesi del Mediterraneo,gli altri si svilupparono dall’arte della situla. Le situlae erano secchi bronzei ornati con scene raffiguranti uomini e animali,utilizzati come vasi sacrali nelle civiltà egizia,cretese,etrusca e romana.
In particolare gli animali erano uno dei soggetti preferiti dagli artisti celtici.Il repertorio variava dal cane in miniatura al modello bronzeo di cinghiale.